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Nave da crociera a idrogeno: la Viking Libra in costruzione ad Ancona

Il settore delle crociere sta per vivere un momento storico. Viking e Fincantieri hanno annunciato la Viking Libra, la prima nave da crociera al mondo alimentata a idrogeno liquefatto, un vero simbolo di progresso tecnologico e sostenibilità ambientale. La consegna è prevista per il 2026, seguita dalla Viking Astrea nel 2027, entrambe progettate per operare a zero emissioni e per accedere a zone ecologicamente sensibili.

Tecnologia d’avanguardia: il sistema di propulsione ibrido a idrogeno è basato su celle a combustibile e idrogeno che viene stoccato sulla nave allo stato liquido, sviluppato da Isotta Fraschini Motori, una divisione di Fincantieri specializzata in soluzioni avanzate. Questo sistema può generare fino a 6 megawatt di potenza, garantendo prestazioni ecologiche e un’efficienza elevata. La Viking Libra rappresenta un’innovazione straordinaria. Le celle a combustibile utilizzate sulla Viking Libra sono del tipo a membrana elettrolitica polimerica (PEM), sviluppate da Isotta Fraschini Motori. Queste celle convertono l’idrogeno in energia elettrica attraverso una reazione elettrochimica, producendo come sottoprodotto solo acqua e calore. Questo sistema è in grado di generare fino a sei megawatt di potenza, sufficienti per alimentare la nave e garantire operazioni a zero emissioni2. Le celle PEM sono particolarmente adatte per applicazioni marittime grazie alla loro efficienza, compattezza e capacità di rispondere rapidamente alle variazioni di carico energetico. Il sistema è progettato per funzionare in modo ibrido, combinando celle a combustibile e idrogeno liquefatto con altre fonti di energia per massimizzare l’efficienza operativa.

Stoccaggio dell’idrogeno a bordo
L’idrogeno viene immagazzinato a bordo in forma liquida, mantenuto a temperature estremamente basse (inferiori a -253°C) in serbatoi criogenici. Questi serbatoi sono progettati per garantire la sicurezza e l’efficienza, minimizzando le perdite di idrogeno e mantenendo una pressione stabile. Il sistema include anche uno scambiatore di calore per regolare la pressione e la temperatura dell’idrogeno prima che venga inviato alle celle a combustibile. Il design del sistema di stoccaggio è stato ottimizzato per superare le sfide legate alla manipolazione di un combustibile così volatile. Include tubazioni a doppia parete, sistemi di monitoraggio e controllo avanzati, e misure di sicurezza per prevenire perdite o incidenti. Questa combinazione di tecnologie consente alla Viking Libra di operare in modo sostenibile, riducendo drasticamente le emissioni di gas serra e permettendo l’accesso a zone ecologicamente sensibili. Inoltre, rappresenta un modello per il futuro del trasporto marittimo, dimostrando che è possibile integrare innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale. Oltre a ridurre l’impatto ambientale, Viking e Fincantieri consolidano il loro ruolo pionieristico nel trasporto marittimo sostenibile. Questo progetto si inserisce in una visione strategica che mira a crescere sia in termini di capacità che di leadership nel settore. Con piani per l’espansione della flotta e investimenti significativi nell’idrogeno, Viking non solo rispetta gli standard globali, ma li ridefinisce.

Fonte: Viking press

CTS H2, leader nel settore idrogeno, lancia una cartuccia H2 ricaricabile e intercambiabile

CTS H2, leader nelle soluzioni idrogeno (stoccaggio, distribuzione, utilizzi per la mobilità e gli impieghi civili), annuncia la prima cartuccia a idrogeno al mondo compatta ricaricabile e intercambiabile. Questa tecnologia rivoluzionaria segna un cambiamento epocale e offre una soluzione pratica, versatile ed efficiente per gli impieghi dell’idrogeno.
Grazie al suo design compatto e leggero (è realizzata con i famosi materiali compositi delle F1), la nuova cartuccia a idrogeno è trasportabile a mano. Elimina l’ingombro dei serbatoi tradizionali. Questa caratteristica la rende ideale per un ampio spettro di utilizzi, dalla mobilità urbana all’alimentazione di dispositivi domestici o industriali, rendendo l’utilizzo dell’idrogeno più accessibile e più semplice.
La cartuccia a idrogeno rappresenta un grande punto di svolta rispetto ai sistemi di rifornimento tradizionali. Infatti attraverso la rete di distribuzione H2dispenser (appositamente realizzata da CTS H2), le cartucce sono reperibili ovunque rendendo semplice l’accesso all’idrogeno verde (da rinnovabili) e aprendo la strada a innumerevoli applicazioni come quelle proposte dalla CTS H2
Per quanto riguarda la mobilità urbana CTS H2 propone la H2cargobike, il primo quadriciclo da carico a idrogeno,
che proprio grazie a queste cartucce sta rivoluzionando il trasporto cittadino.
La H2cargobike ha un telaio ultraleggero in fibra di carbonio, e può trasportare carichi fino a 250 kg e ha oltre 150 km di autonomia senza necessità di ricarica.
Ha un sistema di trazione elettrico a idrogeno fuel cells (celle a combustibile) e quindi emette solo vapore acqueo e purifica l’aria durante l’utilizzo. Grazie al sistema delle cartucce intercambiabili essa può continuare ad essere impiegata per lunghi periodi di tempo (e quindi con grande produttività). Le semplice sostituzione istantanea della cartuccia elimina la necessità delle stazioni di rifornimento fisse.


Le cargo bike a idrogeno offriranno un’alternativa efficiente e pulita ai veicoli simili tradizionali, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria e a ridurre l’inquinamento urbano. Presto le cartucce saranno disponibili anche per una vasta gamma di veicoli, ampliando l’orizzonte della mobilità a idrogeno. Infine potranno alimentare elettrodomestici di abitazioni e sistemi di emergenza UPS, garantendo un funzionamento affidabile e a zero impatto ambientale.
Un’altra novità di CTS è H2 Dispenser. Si tratta del primo distributore al mondo di cartucce di idrogeno ed è in grado di ricaricarle in pochi minuti, utilizzando acqua ed energia solare e distribuirle istantaneamente. E’ concepito come un sistema autonomo ed è installabile ovunque senza la necessità di operatori specializzati.
H2 Dispenser comprende un elettrolizzatore e uno stoccaggio di idrogeno, creato in sinergia con le tecnologie sostenibili disponibili per la produzione, lo stoccaggio e il riutilizzo di idrogeno verde.
Si tratta di un singolo elemento stand-alone in grado di rendere l’idrogeno facilmente accessibile, sicuro e adatto a diverse applicazioni. H2 Dispenser è in grado di caricare e distribuire cartucce di idrogeno per la mobilità elettrica, piccoli generatori e piani cottura utilizzando semplicemente acqua e sole. Quindi per la prima volta è disponibile un semplice sistema di distribuzione Plug & Play per l’idrogeno.
Le altre proposte idrogeno della CTS
Prima di tutto H2Home. La tecnologia H2Home nasce per offrire servizi per lo stoccaggio di energia rinnovabile per il mercato residenziale, commerciale e PMI. Consente di accumulare da 30 kWh a 260kWh in uno spazio di 2 metri cubi.
Oltre a H2Home CTS H2 propone H2HomePlus: un innovativo sistema plug & play progettato per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Questo dispositivo bivalente consente di produrre idrogeno dall’eccesso di energia rinnovabile non utilizzata dagli utenti e, allo stesso tempo, di erogare energia termica, come cogeneratore. Il calore generato può essere sfruttato per applicazioni residenziali integrate (tele-riscaldamento), migliorando l’efficienza complessiva e aumentando il rendimento del sistema.

H2homeplus è un sistema completo (omologato e certificato) per il mercato Industria ed Utility e si affianca a Hybreez sistema cogenerativo e di accumulo a idrogeno. Sono tutte soluzioni avanzate per la produzione e lo stoccaggio di energia, ideali per aziende che vogliono ridurre l’impatto ambientale e aumentare l’autosufficienza energetica.
Da citare anche la soluzione H2Up. E’ una alternativa innovativa agli UPS tradizionali a batteria, garantisce maggiore autonomia, indipendenza energetica autoproducendosi l’energia quando c’è la rete on-grid ma anche off-grid grazie alle rinnovabili. Quasi azzerati costi di manutenzione e l’impatto ambientale zero CO2 grazie all’assenza di materiali inquinanti tipici delle batterie al litio. L’idrogeno assicura un’erogazione costante di energia anche per lunghi periodi, rendendo il sistema affidabile per applicazioni critiche.
L’idrogeno nell’industria
L’idrogeno viene utilizzato in una vasta gamma di altri settori, per esempio la raffinazione dei metalli, la lavorazione degli alimenti, il settore ceramico e la produzione di elettronica. L’idrogeno può essere fornito ai clienti di questi settori in forma compressa o in forma liquida o può essere generato in loco dal reforming del gas naturale oppure mediante il processo di elettrolisi. Il processo di elettrolisi fornisce idrogeno ad alta purezza ed il suo utilizzo non genera emissioni.
I sistemi CTS H2 possono assicurare idrogeno puro e possono essere dimensionati fino al MW o oltre (multi MW), per soddisfare qualsiasi esigenza dei clienti.
Il progetto NAHV North Adriatic Hydrogen Valley
CTS H2 è tra i protagonisti di NAHV, la prima Hydrogen Valley transfrontaliera internazionale nel quale saranno incluse le proprie tecnologie innovative attraverso la realizzazione di una HRS (Hydrogen Refueling Station) stazione di rifornimento di idrogeno innovativa, trasportabile e facilmente scalabile. Questo progetto prevede la produzione di idrogeno da fonti rinnovabili con un’efficienza tale da rendere l’idrogeno verde competitivo rispetto ai combustibili fossili tradizionali. Un passo concreto verso la transizione energetica e la sostenibilità su larga scala.
“Con tutti questi progetti”- afferma il CEO Daniele Verardo – “la CTS H2 si è fortemente impegnata nella realizzazione di una rete di infrastrutture innovative per il rifornimento a idrogeno e per rendere questa tecnologia accessibile per applicazioni industriali, logistiche, interportuali, aeroportuali, marittime, oltre che residenziali e per la mobilità sostenibile. Le nostre soluzioni comprendono anche veicoli speciali e sistemi domestici a idrogeno che permettono di superare i limiti delle batterie, garantendo un’autonomia nettamente superiore e tempi di ricarica estremamente ridotti”

Riproduzione riservata: MONDO IDROGENO 360°

Fonte: Press CTS H2

CHI E’ INTERESSATO A PROGETTI IDROGENO O A UN CONTATTO TECNICO PUO’ COMPILARE IL FORM

La CPL di Concordia (MO) in pole position anche sull’idrogeno

Il 30 giugno 2025 sarà inaugurata la prima delle cinque stazioni di rifornimento di idrogeno progettata e realizzata dalla CPL CONCORDIA per conto della Milano Serravalle Tangenziali Spa. Quest’ultima nel 2023 si era aggiudicata la gara per cinque  stazioni a idrogeno finanziate dai fondi PNRR, per un valore complessivo di 48 milioni di euro. La cooperativa concordiese, già attiva da oltre 60 anni nella distribuzione e stoccaggio del gas naturale entra quindi in una posizione di leadership anche nel settore dell’idrogeno. Entro il 2026 le tratte gestite da Milano Serravalle Tangenziali Spa saranno le prime in Italia ad essere dotate di stazioni di servizio per rifornimento di idrogeno sia di auto che camion. Le stazioni saranno realizzate nei comuni di Tortona (2), Carugate (2) e Rho (1).

Ogni stazione sarà dotata di:
-Sezione di scarico dell’idrogeno per la ricezione del combustibile
-Sezione di compressione dell’idrogeno
-Sezione di stoccaggio ad alta pressione (900 bar) per un rifornimento efficiente

Erogatori con due livelli di pressione:
-700 bar per le autovetture
-350 bar per i mezzi pesanti

Le stazioni saranno dotate di unità di stoccaggio da 475 kg, di idrogeno portato da carri bombolai.
L’idrogeno verde viene prodotto attraverso il processo di elettrolisi, che consiste nella scissione dell’acqua mediante energia elettrica, generando ossigeno e idrogeno.
Al termine del processo, l’idrogeno può essere raccolto, stoccato e successivamente utilizzato come fonte di calore per il riscaldamento urbano e come combustibile per il trasporto sostenibile e il settore industriale. Anche per le industrie chimiche, di raffinazione, metallurgiche, siderurgiche, food & beverage, ceramiche, tessili e automotive l’idrogeno rappresenta il vettore ideale per un processo di decarbonizzazione, mentre per il riscaldamento urbano può rappresentare una valida alternativa grazie alla sua compatibilità con le reti gas esistenti e gli impianti di teleriscaldamento e/o di produzione combinata elettrica/termofrigorifera.

Dott. Paolo Barbieri – Presidente CPL Concordia

Grazie a queste caratteristiche, l’idrogeno verde rappresenta una soluzione chiave per la transizione energetica e la lotta ai cambiamenti climatici.  “Per CPL essere protagonisti della decarbonizzazione – spiega il presidente dott. Paolo Barbierisignifica portare più risorse alla transizione energetica e, quindi, contribuire , con ogni soluzione energetica possibile, ad abbattere le emissioni”.
CPL CONCORDIA, storica Società Cooperativa Italiana fondata nel 1899 e con sede a Concordia sulla Secchia (Modena), è un punto di riferimento nella progettazione, realizzazione e gestione di sistemi energetici. Specializzata in cogenerazione, distribuzione gas metano, acqua, tecnologie di telecontrollo e billing, l’azienda fornisce soluzioni sia per il settore pubblico che per quello privato. Grazie a progetti innovativi a livello nazionale, l’azienda si pone anche come protagonista di iniziative che anticipano le evoluzioni del mercato.
Oggi, CPL CONCORDIA è fortemente orientata verso la transizione energetica, e si concentra anche su biometano, fotovoltaico e idrogeno. Il mercato dell’idrogeno, in particolare per l’industria e la mobilità, sta vivendo una forte espansione grazie ai finanziamenti europei del PNRR. Ing. Barbara Lodi, Responsabile engineering & construction impianti energetici e idrogeno, sottolinea l’importanza delle collaborazioni strategiche per l’espansione aziendale: “Gli accordi di collaborazione commerciale e tecnica, sia con partner nazionali che internazionali, ci consentono non solo di operare efficacemente in questo segmento, ma anche di ampliare la gamma di prodotti e soluzioni offerte. Il nostro ruolo è quello di abilitatore tecnologico e realizzatore di impianti e contribuiamo concretamente alla transizione energetica e alla diffusione di soluzioni sostenibili.” conclude Lodi.
Il progetto SerraHydrogenValle si inserisce in un contesto più ampio di sviluppo delle Hydrogen Valley in Italia, con impianti di produzione previsti in Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Basilicata, Puglia e Umbria. L’obiettivo è avviare un’economia dell’idrogeno nel Paese, promuovendo la decarbonizzazione e la neutralità climatica entro il 2050. CPL CONCORDIA, come abilitatore tecnico e partner tecnologico per la costruzione e la manutenzione degli impianti per la produzione e l’erogazione di idrogeno, contribuisce a conseguire l’obiettivo di riduzione del 100% delle emissioni entro il 2050. La realizzazione di queste stazioni di rifornimento a idrogeno rappresenta un passo fondamentale per la mobilità sostenibile in Italia.
Con queste iniziative, CPL conferma il proprio ruolo di “solution provider” italiano nella transizione verso una mobilità sostenibile e una produzione energetica più pulita.
Grazie anche agli investimenti pubblici, il progetto contribuirà alla riduzione delle emissioni e alla transizione energetica, favorendo l’uso dell’idrogeno nel settore dei trasporti e industriale.

Mondo idrogeno Riproduzione riservata
Fonti: PNRR e CPL media

Namx Huv Pininfarina Concept Idrogeno Fuel Cells

La rivoluzione della mobilità sostenibile continua a sorprendere grazie a sviluppi tecnologici innovativi, come quelli delle auto a idrogeno. Tra i modelli più promettenti si distingue il prototipo NAMX HUV, che sta attirando l’attenzione degli esperti del settore per le sue caratteristiche uniche che potrebbero ridefinire il mercato automobilistico.

Il prototipo HUV di NAMX rappresenta un SUV rivoluzionario alimentato da un innovativo sistema di serbatoi rimovibili a idrogeno. Questa tecnologia brevettata mira a rendere l’idrogeno accessibile su larga scala, segnando un punto di svolta nella mobilità sostenibile.

Le capsule rimovibili: una soluzione pratica

La caratteristica distintiva del SUV HUV di NAMX risiede nelle capsule di stoccaggio dell’idrogeno, progettate da Pininfarina, che conferiscono al veicolo un design elegante e raffinato. Queste capsule estraibili, posizionate sulla coda del veicolo, possono essere sostituite singolarmente, garantendo un approvvigionamento continuo di idrogeno senza le difficoltà legate al rifornimento dei serbatoi tradizionali.

Alimentazione e autonomia

Il SUV HUV è dotato di celle a combustibile a idrogeno (fuel cells), un tipo di dispositivo elettrochimico che converte l’idrogeno in elettricità per alimentare il veicolo. Queste fuel cells utilizzano un processo chimico in cui l’idrogeno reagisce con l’ossigeno, producendo elettricità, acqua e calore come sottoprodotti. Il sistema di alimentazione del SUV HUV include un serbatoio principale e sei capsule rimovibili, assicurando un’autonomia complessiva di circa 800 chilometri. Questo approccio “on demand” non solo facilita la distribuzione decentralizzata dell’idrogeno, ma consente anche di ridurre i tempi di rifornimento grazie alla rapida sostituzione delle capsule.

Performance e mercato

Il lancio della NAMX HUV è previsto per la fine del 2025, con due versioni disponibili: una con trazione posteriore da 300 CV, capace di raggiungere una velocità massima di 200 km/h e accelerare da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi, e una versione GTH con trazione integrale da 550 CV, che arriva a 250 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in soli 4,5 secondi. Il prezzo di questa rivoluzionaria auto a idrogeno varierà tra i 65.000 e i 95.000 euro, a seconda della configurazione.

Con la NAMX HUV, il futuro della mobilità sostenibile sembra più vicino che mai, promettendo di rivoluzionare il modo in cui alimentiamo i nostri veicoli e miglioriamo l’efficienza energetica del settore automobilistico.

Fonte: Press Pininfarina

Nuovi sviluppi per le fuel cells H2 della Toyota

Toyota punta sull’idrogeno con le sue fuel cells di terza generazione
La casa giapponese ha recentemente presentato il sistema fuel cells di terza generazione che sarà disponibile a partire dal 2026 in Giappone, Europa e Nord America e promette di essere più efficiente e versatile, inoltre adatto non solo per le auto ma anche per mezzi pesanti come camion, treni e navi. Il nuovo sistema  è stato progettato specificamente per soddisfare le esigenze del settore commerciale, garantendo una durata paragonabile a quella dei motori diesel convenzionali. Ecco i principali miglioramenti:

Efficienza del sistema fuel cells: l’efficienza è aumentata del 20% rispetto alla generazione precedente, permettendo un migliore sfruttamento dell’energia contenuta nell’idrogeno e una maggiore autonomia di marcia.

Riduzione dei costi: Grazie all’ottimizzazione dei processi produttivi Toyota e alla migliore progettazione delle celle a combustibile, i costi sono stati significativamente ridotti.

Durata: Il nuovo sistema è più robusto rispetto al modello precedente, con una durata paragonabile a quella dei motori diesel.

Versatilità: Il sistema può essere installato su una vasta gamma di veicoli commerciali e autovetture, così come su applicazioni  come generatori fissi, treni e navi.

Compattezza: Il design più compatto permette una più facile integrazione nelle varie tipologie di veicoli.

Il sistema fuel cell (celle a combustibile), rappresenta una delle tecnologie più promettenti per la transizione verso una mobilità sostenibile. Questo tipo di tecnologia utilizza l’idrogeno come fonte di energia, che reagisce con l’ossigeno presente nell’aria per generare elettricità, con l’unico sottoprodotto di questa reazione che è l’acqua. Questo rende i veicoli a celle a combustibile a zero emissioni. Le celle a combustibile convertono l’energia chimica dell’idrogeno in energia elettrica attraverso una reazione elettrochimica. Il sistema è composto da anodo e catodo e un elettrolita che separa i due elettrodi. Quando l’idrogeno viene alimentato all’anodo, si divide in protoni ed elettroni. I protoni passano attraverso l’elettrolita verso il catodo, mentre gli elettroni fluiscono attraverso un circuito esterno, generando elettricità.

Vantaggi delle Celle a Combustibile: Oltre a essere a zero emissioni, le celle a combustibile offrono altri importanti vantaggi. L’efficienza di conversione dell’energia è elevata, rendendo questi sistemi molto efficienti dal punto di vista energetico. Inoltre, possono essere utilizzati in una vasta gamma di applicazioni, dalle autovetture ai veicoli commerciali, fino a generatori stazionari e sistemi di backup energetico. Nonostante i molti vantaggi, le celle a combustibile presentano ancora alcune sfide, tra cui il costo elevato di produzione e la necessità di una rete di distribuzione dell’idrogeno adeguata. Tuttavia, grazie agli sforzi di aziende come Toyota e ai continui progressi nella ricerca e sviluppo, queste sfide stanno venendo gradualmente superate. Toyota ha una lunga storia di investimento nella tecnologia dell’idrogeno. Dal lancio della Mirai nel 2014, il primo veicolo elettrico a celle a combustibile, la casa giapponese ha venduto circa 28.000 unità in oltre 30 paesi. Dal 2019, Toyota ha anche fornito oltre 2.700 sistemi Fuel Cell per applicazioni diverse, tra cui autobus, ferrovie e generatori stazionari, a più di 100 clienti in tutto il mondo. Il nuovo sistema di terza generazione è stato sviluppato grazie al feedback dei clienti e alle prove condotte negli ultimi anni, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente prestazioni e affidabilità. L’obiettivo di Toyota è chiaro: accelerare l’adozione dell’idrogeno nel settore dei trasporti. La terza generazione di sistemi Fuel Cell rappresenta un passo avanti significativo verso una mobilità più sostenibile e un futuro a zero emissioni.

Toyota ha presentato ufficialmente il nuovo sistema Fuel Cell di terza generazione il 19 febbraio al H2 & FC Expo di Tokyo. Con questo innovativo sistema, l’azienda conferma il suo impegno verso la creazione di una società basata sull’idrogeno.

Fonte: Toyota news

LAUDA. E’ campione mondiale dell’idrogeno la ditta omonima del famoso ex pilota Ferrari

LAUDA è un partner qualificato a livello mondiale nel settore della produzione e dell’utilizzo dell’idrogeno per impieghi industriali e per le stazioni di rifornimento di idrogeno. Dal 2015 ha fornito dozzine di sistemi a vari leader del settore.

Questi sistemi includono unità di raffreddamento di processo denominate SUK 350 L per il raffreddamento dell’idrogeno durante il rifornimento, nonché refrigeratori di circolazione della linea Ultracool per il raffreddamento degli elettrolizzatori durante la produzione di idrogeno o durante la compressione e l’erogazione dell’idrogeno nei serbatoi per lo stoccaggio. Entrambi i prodotti sono prodotti in serie. Per il rifornimento, l’idrogeno deve essere raffreddato fino a -40°C per garantire che la temperatura nel serbatoio del veicolo non superi gli 85°C a causa della compressione del gas rimanente (ancora nel serbatoio da un precedente rifornimento) per evitare il raggiungimento di un valore critico. LAUDA offre a tale scopo innovativi sistemi di controllo della temperatura, che soddisfano le caratteristiche dell’idrogeno e anche gli standard per il rifornimento dei veicoli. I nostri sistemi utilizzano un sistema di raffreddamento indiretto e un ulteriore serbatoio di accumulo del freddo, che aumenta l’efficienza e rende immediatamente disponibile l’intera potenzialità di raffreddamento. LAUDA offre soluzioni per il controllo della temperatura dell’idrogeno lungo l’intera catena del valore, dalla produzione di idrogeno allo sviluppo e al collaudo delle celle a combustibile fino al rifornimento dei veicoli. I sistemi e apparecchiature di raffreddamento di processo LAUDA ottimizzano l’azione degli elettrolizzatori e dei compressori, assicurano l’essiccazione e la purificazione dell’idrogeno e preraffreddano a -40 °C per il processo di rifornimento. Sono anche utilizzati nei banchi di prova per lo sviluppo e il controllo di qualità delle celle a combustibile (fuel cells). LAUDA è leader del mercato mondiale per una vasta gamma di soluzioni avanzate (vedi https://www.lauda.de/en) e ha ricevuto di recente un importante ordine riguardante la tecnologia dell’idrogeno. Circa 20 unità di raffreddamento di processo per un produttore francese di stazioni di rifornimento di idrogeno. Queste saranno fondamentali nel processo di rifornimento con il raffreddamento dell’idrogeno. LAUDA produce unità di raffreddamento del tipo SUK 350 per impieghi industriali e refrigeratori a circolazione della linea “LAUDA Ultracool” per il cliente francese.

LAUDA Ultracool

Le unità di raffreddamento di processo saranno utilizzate per raffreddare l’idrogeno pompato nel serbatoio del veicolo ad alta pressione con un’elevata e rapida capacità di raffreddamento. L’unità di raffreddamento di processo fornisce una capacità di raffreddamento di picco di 40 kW a -40 °C ed è stata appositamente progettata per l’uso nelle stazioni di rifornimento di idrogeno. I refrigeratori a circolazione LAUDA Ultracool, appositamente ottimizzati per questa applicazione, vengono utilizzati contemporaneamente per raffreddare un compressore di idrogeno ad alta pressione a una temperatura costante di -18 °C.

Stazione di rifornimento di idrogeno con raffreddamento fornito da dispositivi LAUDA / © Sam Moraud – HRS

Le stazioni di rifornimento saranno utilizzate in tutta Europa. LAUDA sta intensificando le sue attività nel campo della tecnologia dell’idrogeno al fine di fornire ai clienti le competenze di controllo della temperatura dando un contributo attivo alla protezione dell’ambiente. La produzione di idrogeno verde è una delle tecnologie chiave per una svolta energetica di successo.

“L’ordine del nostro partner francese è una chiara indicazione per noi che le soluzioni di controllo della temperatura di LAUDA sono una tecnologia fondamentale nello sviluppo di un sistema logistico dell’idrogeno funzionale e sicuro”, afferma il Dr. Gunther Wobser, Presidente e CEO di LAUDA. “Negli ultimi anni abbiamo notevolmente aumentato le nostre attività in quest’area e vediamo un grande potenziale per la precisa tecnologia di controllo della temperatura di LAUDA”.
“Possiamo offrire l’esperienza acquisita in oltre 60 anni di progettazione di sistemi e molti clienti lo apprezzano”, aggiunge Alfred Semrau, amministratore delegato per i sistemi di riscaldamento e raffreddamento. “Oltre all’elettrolisi e al rifornimento di idrogeno, due campi in cui sono già in funzione nostre apparecchiature e sistemi, ci sono molte altre applicazioni per il raffreddamento ad alta efficienza energetica nel settore dell’idrogeno.
Non vediamo l’ora di lavorare con i nostri clienti per sviluppare molte altre interessanti soluzioni”.

Mondo idrogeno Riproduzione riservata
Fonte: Press info – LAUDA DR. R. WOBSER GMBH & CO. KG

Sul lago di Como barche a idrogeno da diporto

Rivoluzione nella nautica: una collaborazione stellare per un futuro sostenibile. NatPower H, pioniere nello sviluppo di infrastrutture all’avanguardia per l’idrogeno verde per il settore della nautica da diporto, GEKO, Inocel e Tullio Abbate, promuovono la transizione verso un settore della nautica più sostenibile e a basso impatto ambientale, offrendo al contempo prestazioni ad alta velocità. Il consorzio si è unito per portare innovazione e sostenibilità nelle acque italiane, dimostrando come tecnologia avanzata e tutela ambientale possano andare di pari passo.

A Cernobbio, sulle sponde del suggestivo Lago di Como, è stato realizzato il primo rifornimento di idrogeno al mondo per una barca da diporto. Questo storico evento è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra una serie di aziende visionarie che si sono impegnate a trasformare il settore nautico con tecnologie all’avanguardia. Tra queste, una nota azienda specializzata nello sviluppo di infrastrutture per l’idrogeno verde, un pioniere nella progettazione di sistemi di propulsione elettrica ad alte prestazioni, e un rinomato costruttore di imbarcazioni con una lunga tradizione di eccellenza.

L’imbarcazione protagonista di questa innovazione è un capolavoro di ingegneria, combinando la potenza delle celle a combustibile a idrogeno con un design di alto livello. Questo progetto non solo riduce l’impatto ambientale delle attività nautiche, ma promette anche prestazioni eccezionali, mantenendo gli standard elevati a cui gli appassionati di nautica sono abituati.

La tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno rappresenta una svolta significativa nella ricerca di soluzioni energetiche sostenibili. Le celle a combustibile convertono l’idrogeno in elettricità attraverso una reazione elettrochimica, producendo solo acqua come sottoprodotto. Questa tecnologia offre numerosi vantaggi per la navigazione, tra cui zero emissioni di gas serra, riduzione dell’inquinamento acustico e una maggiore efficienza energetica rispetto ai motori a combustione tradizionali.

Le barche a idrogeno possono operare per lunghi periodi senza la necessità di rifornimenti frequenti, grazie alla densità energetica dell’idrogeno, che è superiore a quella delle batterie tradizionali. Inoltre, l’adozione dell’idrogeno come carburante per la nautica non solo contribuisce a mitigare gli effetti del cambiamento climatico, ma crea anche opportunità per lo sviluppo di infrastrutture di rifornimento dedicate, promuovendo così una transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

Durante l’evento di inaugurazione che ha visto la partecipazione del comune locale e delle autorità, il CEO della società capofila Natpower H ha dichiarato: “Questa collaborazione è un esempio tangibile di come l’innovazione e la sostenibilità possano essere raggiunte attraverso partnership strategiche. Il nostro obiettivo è non solo proteggere l’ambiente, ma anche ridefinire ciò che è possibile nel mondo della nautica”.

Un rappresentante dell’azienda di celle a combustibile Infocel ha aggiunto: “Siamo estremamente orgogliosi di questo risultato, che dimostra la reale fattibilità e potenziale dell’idrogeno come fonte di energia pulita per il settore marittimo”.

Questo evento segna un momento decisivo nella transizione verso una nautica ecologicamente responsabile, e pone le basi per ulteriori sviluppi e innovazioni future. Con il contributo di queste aziende leader, il settore nautico sta facendo passi da gigante verso un futuro più verde e sostenibile, mostrando al mondo che è possibile conciliare prestazioni elevate e rispetto per l’ambiente. L’utilizzo dell’idrogeno come fonte di energia per la navigazione offre diversi vantaggi che potrebbero rivoluzionare il settore:

Zero Emissioni: Le celle a combustibile producono solo acqua come sottoprodotto, eliminando le emissioni di gas serra e contribuendo a migliorare la qualità dell’aria.

Riduzione del Rumore: I motori a idrogeno sono significativamente più silenziosi rispetto ai motori a combustione interna, migliorando l’esperienza di navigazione e riducendo l’inquinamento acustico nei porti e nelle aree marine sensibili.

Efficienza Energetica: Le celle a combustibile hanno un’efficienza superiore rispetto ai motori a combustione, permettendo una navigazione più lunga e con minori rifornimenti.

Sostenibilità: L’idrogeno può essere prodotto da fonti rinnovabili, come l’elettrolisi dell’acqua utilizzando energia solare o eolica, rendendo il ciclo di vita del carburante completamente sostenibile.

In conclusione, la collaborazione tra queste aziende pionieristiche non solo apre nuove possibilità per la nautica, ma rappresenta anche un passo avanti significativo verso un futuro più pulito e sostenibile. Con l’avvento dell’idrogeno come carburante marittimo, il settore nautico può finalmente guardare avanti con speranza e determinazione, navigando verso un domani più verde e prospero.

“Tullio Abbate è sempre stato un pioniere nell’innovazione, motivo per cui così tanti produttori di motori scelgono di collaborare con noi”, ha aggiunto Tullio Abbate. “Ero entusiasta della richiesta di Inocel di costruire una barca che fosse sia ecologica che in grado di offrire prestazioni audaci”.NatPower H è il principale sviluppatore mondiale di infrastrutture innovative per la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione di idrogeno verde. NatPower H fa parte del NatPower Group, uno sviluppatore indipendente di progetti infrastrutturali per la generazione di energia pulita, che fornisce supporto a imprese, servizi di pubblica utilità e investitori a livello globale. L’azienda vanta una delle più grandi pipeline di progetti di energia rinnovabile al mondo, che supera i 30 GW, accelerando il processo di transizione energetica e comprendendo tutte le principali tecnologie: solare, eolica, stoccaggio e idrogeno. In pochi anni, NatPower si è affermata come uno degli sviluppatori indipendenti più importanti e opera in cinque paesi: Italia, Regno Unito, Stati Uniti, Canada e Kazakistan. Inocel progetta, produce e commercializza celle a combustibile modulari ad alta potenza per applicazioni stazionarie, di mobilità terrestre pesante e marine. La sua competenza include lo sviluppo di tecnologie avanzate per celle a combustibile e la loro perfetta integrazione in sistemi completi. INOCEL offre inoltre un supporto completo, tra cui manutenzione predittiva e servizi di monitoraggio e controllo all’avanguardia per garantire prestazioni e affidabilità ottimali per i propri clienti. Fondata nel 2022, GEKO progetta, integra, produce e commercializza sistemi di propulsione elettrica e a idrogeno per applicazioni ad alte prestazioni, tra cui motori e soluzioni marine.

FONTE: Natpower H

Caraibi a idrogeno

EN.IT è un’azienda italiana che sta giocando un ruolo chiave per un futuro energetico più pulito, contribuendo alla nascente industria dell’idrogeno verde nella Repubblica Dominicana (RD). Con un progetto di produzione di idrogeno rinnovabile da 350 MW, alimentato da energia eolica e solare nella zona di Los Cocos non lontano da La Romana, l’azienda mira ad espandere il proprio portafoglio di progetti all’estero. Le intenzioni sono chiare: crescere e guadagnare riconoscimento incentivando l’uso globale del combustibile verde.
Già attiva in Italia e Brasile, EN.IT è impegnata nella costruzione di un parco fotovoltaico a La Romana, dimostrando il proprio impegno nel promuovere iniziative di energia rinnovabile nella RD. Secondo Mattia D’Amato, amministratore delegato dell’azienda, le opportunità offerte dalle tecnologie di produzione dell’idrogeno sono immense. Con i continui progressi nella ricerca sulle energie rinnovabili, normative rafforzate e investimenti aumentati, l’idrogeno verde è destinato a diventare una soluzione energetica delle rinnovabili preziosa per i prossimi anni.
Studi dell’Agenzia tedesca per la cooperazione internazionale (GIZ) e del Consiglio nazionale per il cambiamento climatico e il meccanismo di sviluppo pulito (CNCCMDL) indagano la fattibilità economica della produzione locale di idrogeno verde ovunque sia possibile. I costi di produzione stimati per chilogrammo per ora variano tra $4,35 e poco più di $10 e sono influenzati da fattori locali come i prezzi delle energie rinnovabili. La creazione di un mercato locale per l’idrogeno verde incontrerà sfide che poTranno essere vinte riducendo ancora gli elevati costi delle energie rinnovabili. Gli esperti sottolineano la necessità che questi costi scendano a meno di tre centesimi per kilowattora.
Il coinvolgimento di EN.IT evidenzia l’importanza globale dell’idrogeno verde come fonte di energia pulita. Gli sforzi collaborativi tra l’azienda, il Ministero dell’Energia e delle Miniere e GIZ stanno dando forma a una strategia nazionale per l’idrogeno rinnovabile per guidare l’ingresso della Repubblica Dominicana nel settore, considerate le enormi potenzialità dell’eolico e del solare nell’isola caraibica.

Il progetto di idrogeno rinnovabile a La Romana prevede di produrre circa 46.000 tonnellate all’anno, con una parte destinata all’esportazione. EN.IT prevede di concretizzare il progetto per l’investimento nel 2026 e di avviare le operazioni commerciali entro la fine del 2028.
D’Amato aggiunge che la Repubblica Dominicana è un meraviglioso paese ricco di risorse naturali. Il progetto in corso è solo un assaggio del suo potenziale. Si prevede che la spinta economica e sociale derivante da questa trasformazione influenzerà altre regioni del mondo dove l’impegno per le energie rinnovabili non è sviluppato come dovrebbe essere.
In conclusione, il progetto ambizioso di EN.IT non solo sottolinea l’importanza strategica dell’idrogeno verde nel panorama energetico globale, ma evidenzia anche l’impegno della Repubblica Dominicana a diversificare il proprio mix energetico e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Attualmente, l’uso dell’idrogeno nei Caraibi è ancora in fase di sviluppo e non è molto diffuso. Tuttavia, ci sono alcune iniziative e progetti in corso che mirano a sfruttare l’idrogeno come fonte di energia pulita.
Sebbene non ci siano molti veicoli a idrogeno in circolazione nei Caraibi, alcuni autobus elettrici a celle a combustibile (FCEV) sono stati introdotti in alcune aree per ridurre le emissioni di CO2 e migliorare la qualità dell’aria. Oltre ai veicoli, l’idrogeno può essere utilizzato in vari altri settori, come la produzione di energia per impianti industriali, la generazione di elettricità per abitazioni e la fornitura di energia per infrastrutture critiche. Alcuni progetti stanno esplorando l’uso dell’idrogeno per alimentare generatori di emergenza e per la produzione di energia rinnovabile.
La diffusione dell’idrogeno nei Caraibi affronta diverse sfide, tra cui i costi elevati della produzione e dello stoccaggio, la necessità di infrastrutture dedicate e le preoccupazioni legate alla sicurezza. Tuttavia, con gli investimenti crescenti e le tecnologie in continua evoluzione, l’idrogeno ha il potenziale di diventare una fonte di energia chiave per il futuro dell’isola caraibica.

FONTE: Press EN.IT

Sulla A22 due nuove stazioni di idrogeno

Con un passo significativo verso la sostenibilità, la provincia di Trento ha approvato l’installazione delle prime due stazioni di rifornimento di idrogeno. Situate nelle aree di servizio autostradale Paganella Est e Paganella Ovest, a Lavis, queste stazioni rappresentano un importante sviluppo nell’infrastruttura di rifornimento del Paese. Autostrada del Brennero Spa ha ricevuto l’autorizzazione dal Servizio Artigianato e Commercio della Provincia per l’installazione e la messa in esercizio degli impianti.
Le nuove stazioni di rifornimento di idrogeno offriranno idrogeno gassoso per veicoli leggeri e pesanti, facendo di queste le prime installazioni di questo tipo in Trentino. L’impianto presso Paganella Est, in direzione nord, avrà una capacità di 2.130 chilogrammi di idrogeno, mentre quello di Paganella Ovest, in direzione sud, avrà una capacità leggermente superiore di 2.400 chilogrammi. Entrambi gli impianti saranno equipaggiati con sei compressori per lo stoccaggio dell’idrogeno in bombole e quattro erogatori da due pistole ciascuno, che erogheranno idrogeno alla pressione di 700 bar per veicoli leggeri e 350 bar per veicoli pesanti.
In Italia, attualmente, esistono solo due distributori di idrogeno per auto. Tuttavia, grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ammesso 36 progetti per la costruzione di nuove stazioni di rifornimento. Entro il secondo trimestre del 2026, saranno operative 36 nuove stazioni in tutta Italia, comprese le due in Trentino. Questo sviluppo mira a sostenere il traffico commerciale pesante, in particolare lungo l’asse del Brennero, che è parte del corridoio europeo TEN-T Scandinavo-Mediterraneo.
I progetti trentini sono conformi alle normative europee sui combustibili alternativi, in particolare al Regolamento 1804 del 2023, che stabilisce gli obiettivi nazionali obbligatori per la realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi per veicoli stradali. Le stazioni hanno già ottenuto il parere favorevole del Servizio Antincendi e Protezione Civile, oltre all’autorizzazione della Umse di pianificazione territoriale. Entreranno in funzione entro il 2026.
Carlo Costa, direttore tecnico generale di Autostrada del Brennero, ha sottolineato l’importanza di questo investimento: “Autobrennero ha iniziato a investire in questa tecnologia dieci anni fa con il primo impianto di idrogeno green a Bolzano sud. La creazione di una rete di punti di rifornimento è cruciale per rendere l’idrogeno una valida alternativa.”
Diego Cattoni, amministratore delegato di Autostrada del Brennero, ha annunciato l’intenzione di installare altri sei impianti lungo la tratta nei prossimi anni. “Vogliamo trasformare l’asse del Brennero in un corridoio verde a zero emissioni e zero incidenti,” ha affermato Cattoni.
L’assessore Roberto Failoni ha espresso soddisfazione per i nuovi impianti a Lavis: “I nuovi impianti di Lavis sono un passo decisivo verso una mobilità sostenibile e una rete italiana di rifornimento a idrogeno. Il corridoio del Brennero rivestirà un ruolo fondamentale nella distribuzione di idrogeno verde, prodotto da fonti di energia rinnovabile, collegando l’Italia al resto d’Europa.”
Questo sviluppo rappresenta un importante progresso nella transizione verso una mobilità più sostenibile e una riduzione delle emissioni inquinanti, contribuendo a un futuro più verde per l’Italia e l’Europa.

FONTE: Press office – Autostrada del Brennero

Bologna a idrogeno

Nell’ambito delle iniziative volte a ridurre le emissioni di carbonio, l’azienda di trasporti pubblici di Bologna (Tper) ha lanciato il progetto “Idrogeno al 100%”, che rappresenta un tassello fondamentale della sua strategia di sviluppo sostenibile della flotta. La nascita della nuova società TPH2 rientra in questo progetto e mira a de carbonizzare il trasporto pubblico, contribuendo così all’obiettivo di Bologna di diventare una delle 100 città europee a impatto zero entro il 2030, in anticipo di vent’anni rispetto agli obiettivi fissati dall’Unione Europea.

Tper si impegna a promuovere la sostenibilità economica e ambientale attraverso un rinnovamento continuo del parco veicolare. Nei suoi primi dieci anni di attività, l’azienda ha rinnovato metà del parco autobus con oltre 600 nuovi mezzi, posizionando Bologna come una delle città con la più alta quota di autobus a basse emissioni, secondo l’ISTAT. Questo percorso di innovazione continua con l’introduzione della tecnologia a idrogeno. La tecnologia H2 ha visto importanti sviluppi in Europa negli ultimi dieci anni, grazie anche agli investimenti pubblici. L’idrogeno, considerato una fonte di energia pulita e alternativa, è al centro delle strategie ambientali dell’Unione Europea, che ha finanziato numerosi progetti pilota e ha incluso l’idrogeno tra gli IPCEI (Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo). In Italia, le linee strategiche nazionali confermano l’impegno a portare l’idrogeno su strade e ferrovie. Recentemente, un decreto ha avviato la realizzazione delle hydrogen valley, supportate dai fondi PNRR, per produrre idrogeno verde destinato all’industria e al trasporto locale. Tper ha elaborato un piano dettagliato per l’introduzione e lo sviluppo della tecnologia H2, che include un’analisi di fattibilità e una valutazione completa della sostenibilità economica e ambientale. Il progetto prevede l’acquisto di 127 autobus a idrogeno entro giugno 2026, di cui 34 già acquistati nel 2024, e la realizzazione delle infrastrutture necessarie con un investimento di oltre 90 milioni di euro di fondi PNRR ottenuti dal Comune di Bologna.

L’approccio di Tper alla transizione energetica del trasporto pubblico si basa su una diversificazione delle soluzioni tecnologiche. In una rete di trasporto pubblico eterogenea come quella di Bologna, è essenziale utilizzare una varietà di sistemi di trazione per rispondere alle diverse esigenze di servizio. Gli autobus a idrogeno copriranno circa il 12% del parco veicolare Tper e completeranno altre modalità a emissioni zero, come i mezzi elettrici, i bus elettrici con ricarica overnight, e le navette elettriche. Questo mix di tecnologie permette di coprire efficacemente sia le tratte urbane che quelle suburbane ed extraurbane, garantendo un trasporto pubblico a emissioni zero e con una flessibilità operativa ottimale

L’idrogeno è parte integrante della strategia di sviluppo sostenibile di Tper, che continua a lavorare con una visione a lungo termine e soluzioni concrete. L’azienda si impegna a comunicare i progressi del progetto-idrogeno, dimostrando come il futuro del trasporto pubblico possa essere sostenibile ed efficiente. Tper si posiziona come leader nell’innovazione del trasporto pubblico, contribuendo attivamente alla de carbonizzazione e alla transizione energetica della città di Bologna.

Fonte: Tper comunicazione