Con un passo significativo verso la sostenibilità, la provincia di Trento ha approvato l’installazione delle prime due stazioni di rifornimento di idrogeno. Situate nelle aree di servizio autostradale Paganella Est e Paganella Ovest, a Lavis, queste stazioni rappresentano un importante sviluppo nell’infrastruttura di rifornimento del Paese. Autostrada del Brennero Spa ha ricevuto l’autorizzazione dal Servizio Artigianato e Commercio della Provincia per l’installazione e la messa in esercizio degli impianti.
Le nuove stazioni di rifornimento di idrogeno offriranno idrogeno gassoso per veicoli leggeri e pesanti, facendo di queste le prime installazioni di questo tipo in Trentino. L’impianto presso Paganella Est, in direzione nord, avrà una capacità di 2.130 chilogrammi di idrogeno, mentre quello di Paganella Ovest, in direzione sud, avrà una capacità leggermente superiore di 2.400 chilogrammi. Entrambi gli impianti saranno equipaggiati con sei compressori per lo stoccaggio dell’idrogeno in bombole e quattro erogatori da due pistole ciascuno, che erogheranno idrogeno alla pressione di 700 bar per veicoli leggeri e 350 bar per veicoli pesanti.
In Italia, attualmente, esistono solo due distributori di idrogeno per auto. Tuttavia, grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ammesso 36 progetti per la costruzione di nuove stazioni di rifornimento. Entro il secondo trimestre del 2026, saranno operative 36 nuove stazioni in tutta Italia, comprese le due in Trentino. Questo sviluppo mira a sostenere il traffico commerciale pesante, in particolare lungo l’asse del Brennero, che è parte del corridoio europeo TEN-T Scandinavo-Mediterraneo.
I progetti trentini sono conformi alle normative europee sui combustibili alternativi, in particolare al Regolamento 1804 del 2023, che stabilisce gli obiettivi nazionali obbligatori per la realizzazione di infrastrutture per i combustibili alternativi per veicoli stradali. Le stazioni hanno già ottenuto il parere favorevole del Servizio Antincendi e Protezione Civile, oltre all’autorizzazione della Umse di pianificazione territoriale. Entreranno in funzione entro il 2026.
Carlo Costa, direttore tecnico generale di Autostrada del Brennero, ha sottolineato l’importanza di questo investimento: “Autobrennero ha iniziato a investire in questa tecnologia dieci anni fa con il primo impianto di idrogeno green a Bolzano sud. La creazione di una rete di punti di rifornimento è cruciale per rendere l’idrogeno una valida alternativa.”
Diego Cattoni, amministratore delegato di Autostrada del Brennero, ha annunciato l’intenzione di installare altri sei impianti lungo la tratta nei prossimi anni. “Vogliamo trasformare l’asse del Brennero in un corridoio verde a zero emissioni e zero incidenti,” ha affermato Cattoni.
L’assessore Roberto Failoni ha espresso soddisfazione per i nuovi impianti a Lavis: “I nuovi impianti di Lavis sono un passo decisivo verso una mobilità sostenibile e una rete italiana di rifornimento a idrogeno. Il corridoio del Brennero rivestirà un ruolo fondamentale nella distribuzione di idrogeno verde, prodotto da fonti di energia rinnovabile, collegando l’Italia al resto d’Europa.”
Questo sviluppo rappresenta un importante progresso nella transizione verso una mobilità più sostenibile e una riduzione delle emissioni inquinanti, contribuendo a un futuro più verde per l’Italia e l’Europa.
FONTE: Press office – Autostrada del Brennero