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Anche Red Bull e Oreca con auto da corsa idrogeno a Le Mans 2025

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Red Bull Advanced Technologies sta realizzando in collaborazione con Oreca un’auto da corsa a idrogeno. La innovativa supercar parteciperà nel 2025 alla 24 Ore di Le Mans, la gara di durata più nota e celebrata del mondo. Red Bull è famosa come squadra di Formula 1 vincitrice del campionato del mondo ma non ha mai gareggiato alla 24 Ore di Le Mans. Per questo collaborerà con il team motorsport Oreca da tempo vincente nelle gare di durata. La vettura sarà della classe LMP ma la sua propulsione sarà mediante un sistema di trazione basato sulle celle a combustibile a idrogeno (fuel cells). Il progetto fa parte della Mission H24 dell’Automobile club dell’Ovest (ACO) ente organizzatore della gara di LeMans che ha introdotto la tecnologia idrogeno come alternativa pulita alla combustione interna. Le auto alimentate a idrogeno competeranno contro le auto ICE su un periodo di 24 ore. Questo richiederà rifornimento rapidissimi, impossibili alle auto solo elettriche. L’ACO vuole indicare che questa è la strada da seguire per le vetture non solo da corsa. Come potrebbe essere la vettura a idrogeno ? Per farsi un’idea si può guardare una vettura LMP perché è su questo tipo di vettura che si basa la nuova serie LMPH (LeMans Prototype Hydrogen) come previsto dalla ACO per la missione H24. Il suo schema di base è quello riportato qui.

1 Quattro motori elettrici sulle ruote posteriori (due su ciascuna) forniscono la propulsione.

2 Serbatoi di idrogeno: l’idrogeno è immagazzinato in tre serbatoi (700 bar) in carbonio utilizzati per alimentare la fuel cell (pila a combustibile a idrogeno). I primi due serbatoi sono ai lati dell’abitacolo e il terzo dietro al pilota.

3 Sistema Fuel cell: Composto da quattro pacchi (stack) di celle a combustibile (pile a idrogeno). Le molecole di idrogeno reagiscono nelle celle e producono l’elettricità che (opportunamente trasformata) alimenta i motori elettrici della vettura. Un singolo pacco di celle a idrogeno (4) è costituito da 230 singoli elementi compattati che comprende le piastre bipolari e le membrane protoniche (che lasciano passare solo i protoni). Le molecole di idrogeno vengono dissociate nei piatti delle fuel cels da una catalizzatore (platino) in protone (H+) ed elettrone (e-). Gli elettroni (elettricità) vanno ai motori elettrici mediante circuiteria mentre i protoni attraversano tutta la fuel cell e vanno a formare vapore d’acqua al lato opposto reagendo con l’aria.

5 La presa d’aria. L’aria è fondamentale per la reazione elettrochimica che avviene nelle celle. Attraverso questa presa d’aria essa viene filtrata, compressa da un compressore, poi umidificata, prima di entrare nelle fuel cells.

6 Batterie tampone e supercap (opzionali). L’elettricità in eccesso prodotta dalla fuel-cell a idrogeno e dal sistema KERS (in fase di frenata) alimenta sistemi di accumulo a recupero veloce. Il conducente può disporre nelle fasi di in accelerazioni di una potenza di almeno 480 kw (l’equivalente di circa 650 CV) Il progetto prevede ls possiblità di raggiungere 1000 CV. Per il momento il regolamento non prevede vincoli rigidi ma da indiscrezioni potrebbe non essere ammessi i super capacitori (super condensatori) per il recupero rapido da frenata e decelerazione, che qualche team ha inoltrato la richiesta di poterli impiegare.

7 Trasmissione. Uno speciale cambio epicicloidale ad una sola marcia e senza frizione gestisce la potenza nei motori elettrici.

8 Compressore. Comprime e accelera l’aria che entra (fino a 300 g al secondo). La girante del compressore raggiunge 100.000 giri al minuto. La modulazione fino ad un valore massimo (non ancora indicato dai regolamenti) del flusso d’aria che entra nel compressore incide sulla reazione che avviene nella fuel cells e quindi determina la quantità di energia elettrica prodotta e la potenza disponibile per il pilota.

9 Umidificatore. E’ previsto perché l’aria umidificata immessa nella fuel cells migliora l’interazione tra gli atomi di ossigeno e le molecole di idrogeno. L’umidificatore assicura infatti che il livello di umidità dell’aria che entra nel sistema a fuel cells sia adeguato e rimanga costante.

10 Radiatori e sistema di raffreddamento.

11 Scarico: L’unica emissione prodotta dalle vetture LMPH2G è l’acqua come vapore. Il vapore fuoriesce attraverso quattro prese d’aria verso la parte posteriore dell’auto, al centro del diffusore aerodinamico.

La ditta francese Plastic Omnium si è aggiudicata mediante un bando l’esclusiva per lo stoccaggio dell’idrogeno a bordo (alla pressione di 700 bar) di tutti i prototipi partecipanti e fornirà il serbatoio per le vetture del progetto Mission Le Mans Idrogeno.

Ha dichiarato Pierre Fillon, presidente di ACO: “ Grazie ad Oreca, team pilastro storico della 24 Ore di Le Mans e Red Bull Advanced Technologies, azienda di successo mondiale nel motorsport, ACO beneficerà di una vasta esperienza nelle gare endurance per garantire prestazioni eccezionali nella classe Idrogeno alla 24 Ore di Le Mans del 2025. L’ACO guarda al futuro del motorsport per gare a zero emissioni e lo sviluppo di nuove tecnologie a idrogeno per le generazioni future. Avere queste aziende automobilistiche di alto livello con noi potrà attirare interesse da parte di altre Case”.

“Sono lieto che Red Bull Advanced Technologies sia stata scelta dall’ACO insieme ai nostri partner ORECA per sviluppare il concetto di un’auto da corsa endurance alimentata a idrogeno per Le Mans”, dice il CEO di Red Bull Advanced Technologies e team principal di Formula 1, Christian Horner. “Siamo in grado di accettare la sfida posta dall’ACO, per la quale utilizzeremo molto del nostro know-how della nostra vettura da Formula 1. Red Bull Racing F1 ha un insieme di esperienze che possono essere facilmente trasferite su altri veicoli anche così all’avanguardia come un’auto da corsa a idrogeno. Un nuova categoria a idrogeno a Le Mans offre una prospettiva emozionante sul futuro del motorsport sostenibile e promette sia di far progredire l’uso dell’idrogeno nei trasporti, sia di offrire gare stupende”.

Hugues de Chaunac, Presidente del team motorsport Oreca, ha aggiunto: “Siamo orgogliosi che ACO ci abbia scelto per lavorare insieme a Red Bull Advanced Technologies su questo e siamo entusiasti di lavorare con gli altri partner del progetto. La collaborazione è vitale se vogliamo riuscire a introdurre una Classe Idrogeno alla 24 Ore di Le Mans del 2025. Oreca ama le sfide e i cambiamenti pionieristici, possiamo esprimere pienamente il nostro talento in un’impresa così avvincente.

Il progetto prevede che Oreca attinga alle sue capacità di progettazione e produzione ed alla sua conoscenza ed esperienza nelle gare di durata. Red Bull Advanced Technologies, la divisione di soluzioni esterne high-tech di Red Bull Technology, porterà la sua esperienza accumulata in questi anni in F.1 nei campi di aerodinamica, dinamica del veicolo, tecnologia di simulazione e ottimizzazione del recupero energetico. L’obiettivo è realizzare un prodotto a idrogeno che punti sul futuro sostenibile delle corse di durata la cui tecnologia è evidentemente trasferibile sulla mobilità sia prestazionale che normale.

Oreca07 LMP (gentile concessione Oreca)

Mondo idrogeno Riproduzione riservata

FONTI: RED BULL ADVANCED TECHNOLOGIES – ORECA MOTORPORT – ACO (automobile club de l’ouest)