La transizione energetica vede tutti i comparti produttivi interessati all’impiego dell’idrogeno green nei processi industriali. Sono particolarmente critici quei settori in cui la de carbonizzazione è più “difficile da abbattere” (dal termine in inglese “hard-to-abate”). Il riferimento, in particolare, è alle industrie “pesanti” (tra cui vetro, cemento, ceramica, acciaio, chimica), ma anche ad alcune che, pur “leggere”, consumano molto gas naturale nei processi (soprattutto alimentare, farmaceutico, gomma-plastica). Queste imprese consumano circa l’85% del gas naturale che viene impiegato dai processi produttivi dell’intera manifattura nazionale. Una soluzione per la loro de carbonizzazione è costituita dall’idrogeno verde.
Attraverso l’elettrolisi l’acqua viene scissa in ossigeno e idrogeno verde tramite corrente elettrica che viene prodotta da grandi impianti fotovoltaici. L’idrogeno verde può essere impiegato direttamente dalle imprese in sostituzione del gas.
L’“IPCEI Hy2Tech” (detta anche IPCEI H2 Technology o IPCEI Idrogeno 1) consiste in aiuti di Stato: si tratta di 550 milioni di euro, finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che prevedono sovvenzioni dirette alle imprese che sostituiranno i combustibili fossili come fonte energetica o materia prima per i loro processi.
Una prima importante iniziativa in questa direzione è quella di Iris Ceramica Group, leader mondiale nella realizzazione di grandi lastre in ceramica tecnica di alta gamma per il settore design, arredo e architettura, con Edison NEXT, società del Gruppo Edison che accompagna clienti e territori nel loro percorso di de carbonizzazione e transizione ecologica. Insieme le due realtà hanno dato vita al primo progetto per la de carbonizzazione dell’industria ceramica tramite idrogeno verde realizzando una H2 Factory nello stabilimento produttivo di Iris Ceramica di Castellarano (in provincia di Reggio Emilia).
Qui vengono prodotte grandi lastre in ceramica con spessori di 12 e 20 mm, destinate in particolar modo al settore dell’arredamento di lusso. Edison NEXT ha realizzato per Iris Ceramica un impianto di produzione di idrogeno verde tramite elettrolisi di potenza pari a 1 MW, alimentato da energia rinnovabile. Inoltre, sono stati installati 2 impianti fotovoltaici di potenza complessiva pari a 3,8 MWp che serviranno a generare l’energia rinnovabile a supporto dell’impianto. A maggio 2024 è iniziata la fase di test che ha portato alla realizzazione della prima lastra in ceramica al mondo fabbricata utilizzando una miscela di idrogeno verde e gas naturale. La lastra prodotta ha dimensioni di 3,2 metri di lunghezza, 1,6 metri di larghezza e uno spessore di 12 mm. Per lo svolgimento dei test, è stato installato un impianto pilota composto da due elettrolizzatori con una potenza totale di 120 kW elettrici, posizionati in un container e alimentati da energia rinnovabile, capaci di produrre complessivamente 20 metri cubi di idrogeno verde all’ora. L’impianto pilota permette di alimentare un forno di ultima generazione con una miscela di idrogeno verde fino al 7%, percentuale destinata ad aumentare fino al 50% una volta installato l’impianto definitivo, che è stato progettato per consentire un ulteriore raddoppio della produzione ed è già dotato di tecnologie innovative e delle infrastrutture necessarie per l’utilizzo al 100% di idrogeno. L’obiettivo complessivo della fase di test – che proseguirà nei prossimi mesi – è quello di approfondire l’utilizzo della tecnologia per la produzione di lastre in ceramica tramite idrogeno verde e verificare il comportamento del materiale durante la cottura, garantendo al contempo il rispetto dell’eccellenza qualitativa, tecnica ed estetica.
L’importante obiettivo che si è data Iris Ceramica Group assieme ad Edison Next è di raggiungere la carbon neutrality della produzione di lastre in ceramica entro il 2030. La produzione attesa, pari a circa 132 tonnellate di idrogeno verde annui, andrà a sostituire circa 500.000 metri cubi di gas metano all’anno, con un risparmio stimato di circa 900 tonnellate di CO2.
“L’inizio di questa fase rappresenta un passo concreto verso il net zero per un settore industriale particolarmente energivoro come quello ceramico. Si tratta della dimostrazione che mettendo in campo tecnologia e innovazione, ma anche competenze e determinazione, si possono raggiungere risultati importanti anche in ambiti in cui la sfida risulta difficile, poiché richiede un ripensamento dell’intero processo produttivo e l’utilizzo di tecnologie più prospettiche, come l’idrogeno.” Dichiara Giovanni Brianza CEO di Edison Next. “Siamo orgogliosi di essere al fianco di una delle eccellenze del Made in Italy in un’iniziativa pionieristica per l’intero settore, ma anche per il Paese, sostenendo così la diffusione di una nuova cultura industriale in cui la sostenibilità è al centro e diventa, non solo un’occasione di cambiamento positivo, ma anche uno strumento per aumentare la propria competitività sui mercati di riferimento.”
“Oggi segniamo un traguardo importante, un altro fatto concreto che testimonia il nostro impegno verso la decarbonizzazione del settore ceramico. Un progetto unico e all’avanguardia di valenza mondiale, che apre nuove prospettive alla manifattura hard-to-abate, dimostrando che si può fare”. Dichiara Federica Minozzi CEO di Iris Ceramica Group. “La fase di test ci servirà per mettere a punto il processo di produzione per poi passare alla fase successiva che ci permetterà di aumentare sempre più la percentuale di idrogeno verde fino al 50% con il sistema di produzione che Edison Next sta realizzando su misura per noi. Siamo di fronte ad una partnership di grande valore e siamo orgogliosi che questo traguardo sia frutto di un lavoro di squadra di tutta la filiera, un esempio virtuoso di sostenibilità integrata. Auspichiamo che altre aziende possano seguire il nostro percorso per poter veramente fare sistema e divenire un driver di cambiamento a livello nazionale, ma non solo”, conclude Federica Minozzi.
Iris Ceramica Group, che conta circa 1500 dipendenti nel mondo, ha sede a Fiorano Modenese, con stabilimenti in Italia tra le province di Modena e Reggio Emilia – e due siti produttivi all’estero, in Germania e Stati Uniti. Il Gruppo opera nel mercato di alta gamma con differenti marchi storici, riconosciuti tra i più importanti player nel panorama internazionale. Tra i più prestigiosi nel settore design e architettura: Ariostea, Fiandre, FMG – Fabbrica Marmi e Graniti, Iris Ceramica, Porcelaingres, SapienStone e Stonepeak Ceramics.
Fonte: Ufficio stampa Iris Ceramica Group