Radip 200-Fc è un aereo a idrogeno a fuel cells ad emissioni zero. Dice il leader del progetto europeo prof. ing. Giulio Romeo, docente del Dipartimento di Ingegneria Aeronautica e Spaziale del Politecnico di Torino. “Dopo una seria di piccoli guasti che ne hanno ritardato il volo, siamo finalmente riusciti ad ottenere una certa affidabilita’ nel funzionamento dell’innovativo sistema a fuel cells a idrogeno”. La tecnologia di Rapid 200-Fc: un motore elettrico da 40 kW che muove l’elica, alimentato da uno stack di fuel cells (celle a combustibile ad idrogeno gassoso) da 20kW.
Per garantire l’assoluta sicurezza delle operazioni di volo, l’aeroplano dispone anche di una seconda fonte di energia costituita da un pacco batterie ai polimeri di Litio da 20 kW in grado di garantire anche una potenza aggiuntiva durante il decollo e la salita iniziale. Lo stack di fuel cells produce energia elettrica in corrente continua (DC) e l’inverter la trasforma in corrente alternata (AC) si hanno 100-110 Ampere a 200-240 V. Inquinamento zero con produzione di poche gocce di vapore d’acqua Il velivolo, il sistema elettrico e quello energetico sono stati sviluppati, su progetto dell’ingegnere aeronautico italiano Giulio Romeo, e messi a punto da un team di 10 enti ed aziende coinvolte nel progetto che si chiama “Enfica Fc” (ENvironmentally Friendly Inter City Aircraft powered by Fuel Cells) della Comunita’ Europea.
Il team internazionale e’ costituito da.
– Politecnico di Torino per il Progetto del velivolo modificato e prove e sperimentazione di volo
-Skyleader della Repubblica Ceca per la realizzazione del velivolo
-Intelligent Energy del regno Unito per la progettazione e realizzazione delle Fuel Cells a idrogeno
-Apl del Regno Unito che ha curato i serbatoi e l’alimentazione d’idrogeno ad alta pressione
-Mavel Elettronica (italiana) per la progettazione e realizzazione di inverter e per il controllo elettronico della potenza
-Università italiana di Pisa per le prove in laboratorio del sistema elettrico.
Il progetto Enfica-Fc è stato selezionato dal Comitato di programmazione aeronautica e spaziale della Comunità Europea tra centinaia di altri programmi presentati. Il costo del progetto è stato di 4.5 milioni di euro, di cui 2.9 finanziati dalla Commissione Europea.
“L’elettronica di potenza -spiega Romeo- è stata appositamente sviluppata dalla Mavel per garantire l’erogazione di 40 kW di potenza necessaria al decollo e siamo riusciti nel difficile compito di contenere pesi e ingombri per l’installazione di tutti i componenti sull’aeroplano”.”
Il prototipo è stato realizzato modificando un aeroplano leggero biposto sostituendo il motore termico con un motore elettrico alimentato ck (pacco) di fuel cells a idrogeno. Su questo velivolo i test di volo, perfettamente riusciti, sono serviti per individuare vantaggi tecnici e per migliorare il rendimento della nuova generazione di powetrain elettrica”.
Si sono anche sviluppati, grazie al progetto, nuove collaborazioni con Israel Aircraft Industry, Universite’ Libre de Bruxelles ed Evektor, per studi di tipo più’ teorico che mirano a utilizzare in futuro le fuel cells a idrogeno per velivoli con impiego a raggio regionale come intercity da 20-30 passeggeri”.
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