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Il deltaplano a idrogeno fuel cells dalla Francia ospite a Rimini

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Gérard Thevenot, titolare della ditta francese La Mouette, realizza un deltaplano ultraleggero a fuel cells a idrogeno. In occasione del 100esimo anniversario dalla mitica attraversata compiuta da Louis Blériot, ha attraversato la Manica. Il motore elettrico che fa ruotare l’elica del velivolo è azionato da celle a combustibile (fuel cells) alimentate da idrogeno prodotto da energie rinnovabili a emissioni zero (idroelettrico, eolico e fotovoltaico ad elevata efficienza). Le fuel cells hanno un peso molto inferiore a quello delle batterie ed evitano i loro problemi di ricarica troppo lenta. Qualche anno fa questo velivolo, che rappresenta il primo passo verso un nuovo modo di volare, è stato ospite anche in Italia, a Rimini. E’ stato presentato, assieme ad altri prototipi stradali, a KeyEnergy–Ecomondo nell’area idrogeno coordinata dal 2007 e per oltre 10 anni, dall’ ing. Enzo Rossi (Ndr – esperto nazionale di sistemi di trazione per veicoli a idrogeno dal 1998 e nostro direttore). Tra gli altri prototipi esposti nell’area: Protonica, un esempio di veicolo con un originale sistema di trazione a idrogeno e fuel cells, per un’auto sportiva ad elevate prestazioni, basato sulla erogazione di energia ibridizzata fra: elettrico con batterie agli ioni di litio – fuel cells a idrogeno – super condensatori o supercap) con autonomia extraurbana di oltre 600 km e accelerazione 0-100 Km/h in 3,2 sec e la RCM H2, una lavasciuga con una sistema di trazione a idrogeno a fuel cells avente un peso di 80 kg ed una autonomia di oltre due giorni (rispetto ai 480 Kg del normale pacco batterie che limitano l’autonomia di sole 6 ore dello stesso modello). Entrambi progettati dall’ing. Rossi e realizzati con alcune aziende partner.

Gli altri veicoli a fuel cells esposti: una bicicletta, uno scooter e un aereo, tutti a fuel cells idrogeno. in questo caso si tratta di prototipi realizzati da alcune aziende europee (per l’aereo a idrogeno il coordinatore è il prof. Romeo del Politecnico di Torino).

Ma la presenza del deltaplano a idrogeno e la sua dimostrazione di volo programmata sul lungomare di Rimini dopo il termine della fiera ha coinvolto tutta la popolazione della città che ha seguito l’evento sia direttamente che attraverso i giornali e la tv. “Sono stato molto contento dell’invito da parte dell’ing. Rossi e del Comune di Rimini” ha dichiarato l’ing. Thevenot “che ho accettato molto volentieri, perché amo l’Italia, una nazione che ormai da tempo ha intrapreso un cammino responsabile verso uno sviluppo ecocompatibile. Credo che il grande pubblico” – ha continuato Thevenot – “debba sapere che l’idrogeno non è un’utopia e la mia transvolata della Manica e quella sul lungomare fra Rimini e Riccione vanno considerate un messaggio alle nuove generazioni. I giovani  devono essere educati a conoscere ed a prendere familiarità con veicoli le cui caratteristiche non sono più il rumore e la velocità, figli di un secolo che ci siamo lasciati alle spalle. Il nuovo secolo sarà quello degli equilibri energetici e ambientali. Con i miei voli dimostrativi a idrogeno cerco soprattutto di diffondere questa cultura”.

Per ammirare questo gioiello dell’ingegneria aeronautica sono accorsi circa 40.000 visitatori in fiera nella grande area dedicata all’idrogeno (900 m2). Una folla di oltre 20.000 persone si è poi assiepata sul molo di Rimini e nella vicina spiaggia per assistere alla preparazione del deltaplano a idrogeno ed alle fasi di messa in funzione del propulsore a fuel cells prima del decollo. Il decollo non è avvenuto per ragioni di sicurezza. Il pubblico, la cui presenza è stata molto superiore a quanto previsto, si era infatti distribuito anche sulla spiaggia proprio sulla traiettoria del lungomare assegnata al volo del deltaplano e si è verificato un problema di sicurezza pubblica. Ma è stato meglio così perché in questo modo il pubblico ha potuto vedere ed apprezzare più da vicino il deltaplano a idrogeno perfettamente funzionante e pronto per il decollo. Ha potuto quindi rivolgere direttamente all’ing. Thevenot tutte le domande e soddisfare ogni curiosità tecnica direttamente con lui.

Attualmente La Mouette ha allargato i suoi obiettivi anche alla costruzione di velivoli ultraleggeri elettrici e rispettosi della natura come risposta alle evidenti emergenze ambientali che si osservano a livello mondiale.

Mondo idrogeno Riproduzione riservata

 

ALCIUNI DEGLI ALTRI PROTOTIPI ESPOSTI A RIMINI

Powertrain di auto ad elevate prestazioni a idrogeno fuel cells ibridizzate con batterie Li-Ion e supercap (progetto e realizzazione ing. Enzo Rossi)

Lavasciuga a idrogeno fuel cells (progetto ing. Enzo Rossi per RCM Modena)