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IdrogeMo – Modena pronta per l’idrogeno

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Al via l’Hydrogen Valley di Modena con il protocollo d’intesa per la creazione di un polo di produzione dell’idrogeno
Il documento è stato sottoscritto da Comune di Modena, Gruppo Hera, Snam, Seta, Unimore, Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile (AESS), Consorzio Aree Produttive (CAP), Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, Energia e Sviluppo Sostenibile (ENEA), Fondazione Democenter Sipe e Camera di Commercio di Modena.
Fulcro dell’Hydrogen Valley modenese sarà IdrogeMO, il progetto di Hera e Snam per la realizzazione di un polo in grado di produrre fino a 400 tonnellate di idrogeno rinnovabile l’anno, con la possibilità di futuri ampliamenti per incrementarne la produzione.

Complessivamente, l’investimento previsto ammonta a oltre 20 milioni di euro e ha  ottenuto da parte della Regione Emilia-Romagna un finanziamento da 19,5 milioni di euro, stanziato nell’ambito del Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Le potenzialità dell’Hydrogen Valley modenese sono già state recepite dal settore della mobilità: la azienda di trasporto pubblico locale Seta ha deliberato l’acquisto di 11 autobus a idrogeno a fuel cells. La stessa attenzione per lo sviluppo di una filiera dell’idrogeno green è inoltre stata manifestata dal settore industriale locale, con particolare riferimento ad automotive e aziende del distretto ceramico, per la decarbonizzazione dei propri processi produttivi. In questo contesto, Fondazione Democenter Sipe si impegnerà a coinvolgere i segmenti di mercato interessati, la Camera di Commercio promuoverà proposte progettuali e linee di sviluppo strategiche. Nel frattempo, Unimore, con un pool di ricercatori, svilupperà il centro di eccellenza interdipartimentale dedicato all’idrogeno.

Nella realizzazione di IdrogeMO, le società avranno un ruolo  interconnesso: Hera S.p.A. sarà il soggetto capofila, la controllata Herambiente si occuperà della realizzazione dell’impianto fotovoltaico, e Snam si occuperà della realizzazione dell’impianto di produzione dell’idrogeno.
In particolare, il parco fotovoltaico da 6 megawatt, con un innovativo impianto a pannelli solari galleggiante su uno specchio d’acqua, sarà realizzato presso la discarica esaurita del Comune di Modena in concessione a Herambiente, quindi senza alcun consumo di suolo utile, in ottica di economia circolare. L’impianto fotovoltaico alimenterà un elettrolizzatore – dispositivo che estrae idrogeno dall’acqua attraverso un processo di elettrolisi – installato in un’area industriale dismessa in via Caruso a Modena . Per consentire il funzionamento dell’elettrolizzatore – la cui potenza è di 2,5 megawatt – anche in assenza di luce solare e in orario notturno, è prevista una batteria per lo stoccaggio dell’energia elettrica.
L’impianto potrà essere gestito da una società ad hoc controllata dal Gruppo Hera e partecipata da Snam, che si occuperà, oltre che della produzione, anche della commercializzazione dell’idrogeno verde.
Si tratta di un centro di produzione dell’idrogeno totalmente green, la cui fase di progettazione è in corso di finalizzazione e l’inizio dei lavori per la realizzazione degli impianti è previsto entro il 2024. L’impianto fotovoltaico sarà ultimato entro il 2025 e il polo dell’idrogeno sarà pronto nel 2026.

L’idrogeno prodotto dall’impianto di Modena rifornirà i mezzi dell’azienda di trasporto pubblico locale Seta, che con fondi PNRR ha già avviato le procedure per l’acquisto di 12 bus, che si riforniranno di idrogeno per un totale di circa 50 tonnellate di idrogeno l’anno, garantendo una percorrenza di 660 mila chilometri e un conseguente risparmio di CO2 pari a 737 tonnellate/anno rispetto agli autobus alimentati a gasolio.
Oltre a quelli della Seta di Modena saranno alimentati a idrogeno anche 100 autobus della flotta Tper che circoleranno nelle province di Bologna, Ravenna e  Ferrara per rendere sempre più sostenibile la mobilità nel territorio dell’Emilia-Romagna. Per questi altri autobus a idrogeno sono in via di realizzazione due stazioni di rifornimento destinate a ricaricare esclusivamente gli autobus della Tper. Ma qualche azienda ha già in progetto alcune stazioni di rifornimento anche per le auto a idrogeno in Emilia Romagna. Queste stazioni, assieme a quelle di Bolzano e Mestre già esistenti, costituiranno il primo nucleo italiano di una rete infrastrutturale a idrogeno.
E’ ormai acclarato che l’idrogeno-elettrico a fuel cells, rispetto all’alimentazione solo-elettrica, è un sistema di trazione più idoneo ad alimentare mezzi a lunga percorrenza giornaliera, in particolare autobus che percorrono linee extraurbane, grazie a una maggiore autonomia. Inoltre la velocità di ricarica (la fase di rifornimento di idrogeno) è paragonabile a quella dei veicoli alimentati con combustibili tradizionali.

Fonte: Uffici stampa Comune di Modena, Hera, Snam