A La Spezia sarà utilizzata un’area dismessa in cui è ancora presente una centrale termoelettrica Enel attualmente ferma. Nicola Lanzetta, direttore generale dell’Enel ha reso noto che l’ente energetico nazionale ha vinto un bando di 38 milioni di euro dai fondi del Pnrr. Supporteranno i progetti Enel green a Rossano (Calabria), Brindisi e La Spezia allo scopo di produrre di idrogeno da rinnovabili, Nelle tre aree sono presenti tre centrali termoelettriche Enel inutilizzate.
Il progetto di Enel Spa prevede la realizzazione di un impianto di elettrolisi per una produzione di circa 134 tonnellate/anno di idrogeno prodotta mediante circa 7,5 GigaWattora di elettricità prodotta da energia rinnovabile.
Dichiara Andrea Benveduti, Assessore regionale allo Sviluppo economico “L’iniziativa Enel fa parte di una strategia che pone la Centrale della Spezia al centro di un percorso di sviluppo tecnologico e industriale in ottica total green.” I potenziali utilizzatori di questa nuova risorsa sono le industrie del territorio, in particolare quelle del comparto della nautica, dove esistono già alcuni progetti di yacht a idrogeno a celle a combustibile (fuel cells) e altri progetti per rendere green il settore dei traporti pubblici e privati. L’idrogeno è da considerare un vettore energetico che permette si stoccare l’energia elettrica da fonti rinnovabili.
Nelle auto a idrogeno a celle a combustibile oltre il 60% dell’energia dell’idrogeno viene trasformata in energia elettrica per azionare i motori elettrici dei veicoli, un rendimento quasi tre volte maggiore rispetto a quello dei veicoli con i motori termici, il cui rendimento “motore” è intorno al 22-25% e “trasmissione meccanca intorno al 70% per una efficienza globale “vehicle” che non supera il 16%. I veicoli elettrici a idrogeno inoltre non producono inquinanti, ma solo acqua.
Esistono vari modi per ricavare idrogeno, ma oggi il più interessante è quello dell’elettrolisi dell’acqua. L’acqua viene posta a contatto con due elettrodi, un anodo a carica positiva e uno a carica negativa. La corrente elettrica dissocia le molecole in ioni idrogeno H+ e ioni idrossido OH–. Al catodo gli ioni idrogeno acquisiscono elettroni in una reazione di riduzione e diventano idrogeno gassoso. All’anodo gli ioni idrossido cedono elettroni in una riduzione di ossidazione, portando alla formazione di ossigeno. Pertanto La molecola dell’acqua viene spezzata in idrogeno e ossigeno proprio grazie agli elettrolizzatori.
Questi richiedono però che energia elettrica sia prodotta da fonti rinnovabili, come l’eolico, il fotovoltaico e l’idroelettrico per assicurare una catena completamente green di tutto il processo (di produzione e di utilizzo dell’idrogeno). La riduzione dei costi degli elettrolizzatori, l’enorme diffusione del fotovoltaico e dei generatori eolici tendono a ridurre rapidamente il costo al kg dell’idrogeno da fonti rinnovabili e lo scenario internazionale sta ormai cambiando.
Fonte: enelgreenpower.it